23.6.09

INASPETTATO

Rientro in casa alle 23.30 dopo un'assenza di 4 giorni.
Faccio per aprire la porta di casa e... non si apre!
Chiamo mio papà, che è passato per casa mia a montarmi delle mensole quando non c'ero. E ha chiuso anche la 2a serratura della porta! Di cui non ho nemmeno la chiave (o mi è caduta sotto la lavatrice -.-)
Non si capisce perché l'abbia chiusa visto che non era mai stata usata.
Lo chiamo, mi dice che viene subito ad aprirmi, e mi siedo sulle scale sul pianerottolo ad aspettarlo.
Non nutro grande simpatia per i miei vicini di casa: 2 trans brasiliani che fanno un gran casino (è solo per il casino che non li sopporto): musica alta, urla e telefonate a qualunque ora della notte, camminate coi tacchi a notte fonda in casa e x le scale.
Mentre ero lì in attesa di mio papà uno/a di loro apre la porta per appoggiare il sacchetto della pattumiera sul pianerottolo. Sicuramente mi vede. Io nemmeno mi giro. Richiude la porta.
Dopo un po' riapre la porta, in maglietta e mutande e in un italiano tutto suo mi chiede: "Tutto bene? Cosa è successo?"
Gli/le spiego che sto aspettando mio papà che mi ha chiusa fuori di casa e che è tutto a posto.
"Vuoi dell'acqua?"
Declino gentilmente l'offerta.
"Se hai bisogno tu chiama, non preoccuparti, ok?"

Rimango così @_@

E mi chiedo: perché gentilezza ed educazione non possono andare di pari passo?

Nota: era di una bellezza sconvolgente, sia come donna che come uomo. Questo/a non l'avevo ancora visto... solo l'altro (mostuoso).

4 commenti:

Francesco Sternativo ha detto...

ma scusa gliel'hai mai detto che fanno sto casino? magari loro nemmeno lo sanno che tu hai tutti questi problemi :P

Il paese dei balocchi ha detto...

Beh dai alla fine uno dei due è quasi educato. à___à

Dama Arwen ha detto...

Nemmeno lo sanno?
Il condominio ha chiamato la polizia varie volte, ha mandato un esposto al proprietario x farli cacciare, l'inquilina è scappataxcolpa dei vicini.

no Nicla, c'è una bella differenza tra educazione e gentilezza a quanto pare.

Alessandra ha detto...

Anchio a Torino ho vissuto nello stesso palazzo di un travestito. La mattina sentivo i tacchi nel cortile interno SEMPRE. Per fortuna ho vissuto lì solo pochi mesi.