8.12.09

IL PRESEPE PERDUTO

Oggi ho avuto (l'ennesima) conferma che i miei genitori non hanno MAI capito UN CAZZO di me, di quello di cui mi importa, di quello di cui non me ne frega niente.
Mio padre ha buttato via il nostro vecchio presepe, che aveva costruito lui appositamente per me, quando ero alle elementari. Adoravo quel presepe. Quando a scuola dovevamo disegnare sui quaderni la natività io ripoducevo esattamente il presepe che aveva costruito mio papà. Era l'ultimo ricordo che mi fosse rimasto di tutte le cosine che preparavo a casa a Natale, quando acora adoravo il Natale.
Se qualche mio amico veniva a casa mia rimaneva sempre estasiato da quel presepe. E io tutta orgogliosa gli dicevo che lo aveva costruito mio papà. A casa degli altri c'erano sempre delle schifezze immonde che rappresentassero la natività.
L'albero lo avevamo sostituito, giustamente, perché oramai si erano staccati moltissimi rami e perdeva troppi aghi finti: era davvero inutilizzabile.
Qualche anno fa mio papà ha comprato un presepe nuovo: a lui piaceva molto. Non è brutto, anzi, ma a me non ha mai detto niente perché non lo aveva costruito lui.
Sarà che io e lui abbiamo sempre avuto la passione per queste cose: siamo sempre andati a vedere la mostra dei presepi in centro durante le vacanze di Natale: la passione per il costruire le casette, coi mattoni, gli interni delle case con le mensoline, i mobili e le stoviglie di rame e ceramica; la meccanizzazione i fuochi accesi e l'acqua che scorre. È sempre stata una passione legata all'abilità artistica che richiede la costruzione di una cosa del genere.
E adesso che sto nella mia casetta sarebbe stato carino portarmi dietro quel presepe e tutti i suoi ricordi, avere qui quello che aveva costruito mio papà per me tanti anni fa.
Ora non ho nemmeno una foto di quel presepe. Sono in lacrime da quando mio papà me lo ha detto, al telefono e gli ho urlato dietro.
Ho capito che devo smettere di essere una fottuta e stupida feticista. Me lo ricostruirò da me, a costo di segarmi le mani x tagliare e sagomare il legno. Devo eliminare tutti i ricordi legate alle cose, agli eventi e alle persone, così non dovrò più piangere come una bambina stupida.