26.1.09

HAGAKURE

Nel Moleskine che mi ha regalato il mio Lupacchiotto al compleanno, si parla spesso dell'Hagakure.
Il libro segreto dei Samurai.
In un periodo così denso di riflessioni come questo, mi sono incuriosita ancora di più.
Così ho approfittato delle vacanze di Natale per leggerlo.
Alcuni dei brani scelti mi hanno colpita davvero molto. Ogni tanto mi sarebbe utile rinfrescarmi la memoria e rileggerli.

  • Hagakure 1,14
È importante rimproverare e correggere chi commette errori.
Questo atto è la manifestazione della compassione e il primo dovere dei samurai.
Ma è necessario sforzarsi di farlo in maniera corretta. In effetti è facile trovare qualità ed imperfezioni nella condotta di un’altra persona cosi come criticarla.
Molti s’immaginano che sia un atto di gentilezza dire agli altri ciò che essi non desiderano sentire e, se le critiche non sono bene accolte li considerano irrecuperabili. Un simile modo di pensare è irragionevole e da gli stessi risultati negativi che derivano dal mettere intenzionalmente qualcuno nell’imbarazzo o dall’insultarlo. Spesso è solo un cattivo modo di liberarsi la coscienza.
Prima di esprimere una critica si deve essere certi che la persona sia disposta ad accettarla, ed è necessario esserle diventati amici, aver condiviso i suoi interessi ed essersi comportati in un modo tale da ottenere la sua piena fiducia, cosi che presti fede alle nostre parole.
Poi è necessario il tatto: bisogna scegliere il momento opportuno e il modo appropriato di formulare la critica, magari con una lettera o dopo un incontro particolarmente piacevole, parlando prima dei propri difetti per condurre poi l’interlocutore a comprendere, senza sprecare più parole di quanto siano necessarie.
Occorre lodare i suoi meriti sforzarsi di incoraggiarlo, fargli assumere l’umore giusto, renderlo desideroso di osservazioni come l’assetato lo è dell’ acqua: a quel punto bisogna correggere i suoi errori.
La critica costruttiva è una questione delicata.
So per esperienza che le abitudini cattive radicate sono difficili da estirpare.
Mettendo in imbarazzo volontariamente qualcuno non si compie nulla di costruttivo.
D’altronde come potrebbe essere altrimenti?

  • Hagakure 1,21
[...] Un samurai che ha aspettato di trovarsi in situazioni difficili per imparare ad uscirne non è illuminato. Un samurai che studia la situazione in anticipo e si prefigura ogni evenienza e le possibili soluzioni è saggio e quando l'occasione si presenta, è capace di affrontarla nel migliore dei modi.[...]

  • Hagakure 1,24
Non condivido il parere di chi raccomanda un'austerità costante e rigida. [...] Quando si sa sorvolare sui particolari e si è in grado di non prestare ascolto alle piccole lamentele, si è capaci di vivere serenamente. Capire questo è essenziale per comprendere il carattere ed il comportamento altrui.

  • Hagakure 1,40
[...] Quando il tuo cuore chiama, come rispondi?[...]
Un persona ottusa è sincera. Se qualcuno guarda profondamente nel proprio cuore non celerà nulla a se stesso [...]

  • Hagakure 1,44
È assai difficile aborrire il male e vivere con rettitudine.
È abbastanza sorprendente, ma parecchi errori hanno origine dalla credenza che sia essenziale essere rigorosamente logici e mettere la rettitudine al di sopra di ogni altra cosa. Esiste una Via più elevata di questa, ma raggiungerla non è impresa facile, e richiede una profonda saggezza.
Paragonati a questa Via, i principi logici sono davvero insignificanti. Sebbene non si possa conoscere ciò di cui non si ha esperienza, esiste un modo di scoprire la verità anche se non si è saputo discernerla da soli: questa Via consiste nel dialogo con gli altri.
Capita spesso che una persona, sebbene imperfetta, possa dare consigli intelligenti, perchè non è coinvolta nella situazione e la vede dall'esterno, proprio come colui che nel gioco del go, ha il vantaggio di essere spettatore. Si dice che sia ugualmente possibile distinguere i prorpri errori con l'introspezione e la meditazione, ma, anche qui, il risultato è migliore se si dialoga con gli altri. Se si impara ad ascoltare gli altri e a leggere molti libri si può andare oltre la propria visuale e acquisire la saggezza degli Antichi.

  • Hagakure 1,50
Non incoraggiare un uomo perché ha commesso un solo errore equivale a impedirgli di migliorarsi. Se qualcuno, che ha fallito una volta, mostra, con una condotta irreprensibile e conforme alle regole, di pentirsi sinceramente del suo errore, allora, incoraggiatelo. [...] Non si può accordare fiducia a chi non ha mai commesso errori.

  • Hagakure 1,56
Un uomo intelligente vede subito i difetti del lavoro altrui, ma così non vivrà mai bene. Chi pensa che il mondo sia colmo di difetti corruccia il volto e viene evitato da tutti. Anche se una persona ha molto talento, senza l'amicizia non sarà mai in grado di mostrarlo. Anche questo difetto sarà causa di insuccesso.

  • Hagakure 1,57
Un uomo era solito ripetere: "Il tale e il talaltro hanno un temperamento violento, ma io l'ho detto loro in faccia..." Questa è cosa sconveniente da dire, ed egli si era comportato così solo per dare l'impressione di avere un carattere duro, ma quello che emerge da queste affermazioni piuttosto meschine è solo immaturità.
Il samurai è ammirato perchè rispetta il codice e si comporta rettamente. Parlare agli altri in questo modo non è diverso che lasciarsi andare a discorsi degni solo della soldataglia. È volgare.

  • Hagakure 1,59
Non è bene essere troppo fermi nelle proprie convinzioni.
Se con la perseveranza e la concentrazione, il samurai acquisisce opinioni immutabili, può essere tentato di concludere precipitosamente di aver raggiunto già un livello accettabile di perfezione. Ciò è da evitare nel modo più assoluto [...] Il samurai deve sentirsi costantemente animato dal pensiero di essere lontano dalla perfezione e consacrare tutta la vita alla sua ricerca.

  • Hagakure 1,64
[...] Se si pone attenzione ai lati positivi, qualunque cosa diventerà un buon esempio e un buon maestro.

  • Hagakure 1,78
Ci sono momenti in cui si ha veramente bisogno degli altri. Se questo si ripete di frequente, si finisce per essere molesti e fuori luogo. Per alcune cose sarebbe meglio non dover contare sull'aiuto altrui.

  • Hagakure 1,90
Si dice di non esitare a correggersi quando si è commesso uno sbaglio. Se lo si fa senza il minimo indugio, l'errore scomparirà rapidamente, ma se si cercherà di occultarlo, apparirà più disdicevole e arrecherà maggior dolore.
Se una persona si lascia sfuggire parole improprie, ma spiega subito ciò che pensa, senza lasciare dubbi, esse non avranno effetto ed egli non si sentirà in colpa.
Comunque se dopo il chiarimento qualcuno lo bisima ancora, costui dovrebbe essere pronto a ribattere così: "Ho spiegato il motivo del mio discorso sconsiderato. Non posso fare altro se non vuoi sentire ragione. Poichè ho detto queste parole senza volerlo, dovresti far conto di non averle sentite. Tutti possono sbagliare."
Non si dovrebbe mai dire male degli altri né rivelare segreti. Inoltre, si dovrebbe parlare tenendo sempre presente i sentimenti del proprio interlocutore.

  • Hagakure 1,94
[...] Chi si comporta da amico quando tutto va bene, ma poi volta le spalle come un estraneo in caso di malattia o di sventura è solo un vigliacco.
Quando un amico deve affrontare una disgrazia è molto importante restargli accanto, fargli visita e soccorrerlo.
Per tutto il tempo della sua vita il samurai non deve mai permettersi di allontanarsi da coloro verso i quali è spiritualmente debitore.
Ecco dunque un mezzo per misurare i sentimenti reali di un uomo. Molto spesso ci rivolgiamo agli altri per chiamarli in aiuto e li dimentichiamo quando la crisi è passata.

  • Hagakure 1,122
[...] "Se un uomo esita troppo a lungo a prendere una decisione, s'addormenta". [...] È estremamente difficile prendere decisioni in stato di agitazione. [...] Bisogna essere determinati e avere il coraggio di gettarsi all'impresa.

  • Hagakure 1,128
[...] "Metti il piede in fallo e cadi sette volte, otto rialzati e risorgi".
Il samurai dovrebbe avere sempre la libertà di mettere alla prova la propria forza spirituale.

  • Hagakure 1,144
Quando si è determinati, l'impossibile non esiste: allora si possono muovere cielo e terra. [...]

  • Hagakure 1,154
Nel mondo molte persone impartiscono insegnamenti, ma poche ringraziano e sono felici di riceverne, e sono ancora più rare quelle che li seguono.
Superati i trent'anni è difficileche un uomo trovi qualcuno che gli insegni, in questo modo gli rimane preclusa la via della morale, diventa capriccioso e stupido, continua a commettere errori e va a finire male. E' meglio entrare in relazione con persone ragionevoli, dalle quali si può ricevere insegnamenti

  • Hagakure 1,170
Una persona fondamentalmente sicura non si angustierà se dettagli o questioni minori si riveleranno contro le aspettative. [...]

  • Hagakure 1,173
Quando ero giovane, tenevo un "diario dei rimpianti" in cui annotavo i miei errori. E non passava mai un solo giorno senza che lo dovessi aprire venti o trenta volte. Non appena capii che sarebbe sempre stato così, decisi di abbandonarlo.
Ancora oggi, quando medito prima di addormentarmi sulla giornata trascorsa, non c'è giorno in cui non abbia commesso qualche sbaglio.
È quasi impossibile vivere senza commettere errori, ma le persone saccenti non sono pronte ad ammetterlo.

  • Hagakure 1,184
[...] "Per fare il bene, in poche parole, occorre sopportare la sofferenza."
Non accettare la sofferenza è male. E' un principio che non conosce eccezioni.

  • Hagakure 1,194
Nelle questioni di capitale importanza per la nostra vita, se non ci basiamo sul nostro giudizio e non ci buttiamo in modo deciso, non risolveremo nulla. [...]

  • Hagakure 2,7
[...] È necessario che egli coltivi l'intelligenza, la compassione e il coraggio. Il possesso di tutte queste virtù può sembrare impossibile all'individuo comune, ma non è difficile. L'intelligenza non è niente più che saper ascoltare gli altri, e da ciò si ottiene una saggezza infinita. La compassione consiste nell'agire per il bene altrui, onorando il prossimo. Il coraggio è saper stringere i denti. [...]

  • Hagakure 2,17
Di certo esiste solo il particolare scopo del momento presente. Tutta la vita è fatta di attimi che si susseguono. [...]

  • Hagakure 2,85
La vita dura solo un istante: è necessario avere la forza di andare avanti facendo ciò che più ci piace.

  • Hagakure 2,99
Le persone che continuano a parlare di questioni di poca importanza probabilmente hanno qualche problema nel loro animo. Ripetono all'infinito le stesse cose per essere elusive e per nascondere le loro difficoltà. Ascoltarle fa sorgere dubbi nel cuore.

  • Hagakure 2,108
Sentirsi profondamente diversi dagli altri, odiarli e litigare con loro implica che il cuore manca di compassione. Se una persona agisce sempre con compassione, non sorgeranno conflitti. [...]

  • Hagakure 2,130
Chi è impaziente finisce per rovinare tutto e non riesce a compiere grandi imprese. Chi invece non si preoccupa del tempo poterà a termine la sua missione molto velocemente. I tempi mutano. [...] Di certo in un'epoca in cui i grandi uomini sono numerosi, brillare richiede uno sforzo considerevole.

  • Hagakure 2,134
Si dovrebbero ascoltare con rispetto e gratitudine le parole degli uomini d'esperienza, anche se parlano di argomenti che si conoscono già. Talvolta accade che, dopo aver sentito dieci o venti volte la stessa storia, si abbia un'improvvisa intuizione e che essa trascenda il significato abituale. [...]

  • Hagakure 10,5
Un uomo sosteneva: "Io conosco la forma della ragione e dell'errore [...] La ragione ha quattro angoli e non si muove neppure in una situazione estrema. L'errore è rotondo e, non distinguendo tra bene e male, tra giusto e sbagliato, si lascia rotolare ovunque da una parte all'altra".

  • Hagakure 10, 148
[...] È da codardi evitare la compagnia degli altri uomini. Solo una teoria sbagliata spinge qualcuno a credere che, isolandosi, agirà nel modo giusto.

  • Hagakure 11, 29
[...] A prescindere dalle circostanze, un uomo dovrebbe sempre essere convinto di vincere. [...] Anche se si rischia la vita, ci si può solo rassegnare quando la situazione non va come previsto

  • Hagakure 11, 40
Non esiste nulla di così doloroso come il rimpianto e a tutti piacerebbe evitarlo. Comunque, quando siamo molto contenti e diventiamo euforici, o quando ci buttiamo in un'impresa senza riflettere, poi ne rimaniamo turbati, e ciò è dovuto per lo più al fatto che non abbiamo pensato al futuro: così emerge il rimpianto. Certamente dovremmo cercare di non scoraggiarci, e quando siamo molto infelici dovremmo calmare la mente.

  • Hagakure 11, 145
[...] "Non arrestarti dove si ferma il tuo cuore". Infatti rimarremmo ancora a una patria vecchia. Invece, spostandoci di luogo in luogo, cambiamo casa e non ci fermiamo mai e, salendo un gradino dopo l'altro, riusciamo a raggiungere un livello più elevato. Finché l'uomo non sale in alto è difficile capire le infinite capacità insite in lui.

25.1.09

INVERNO

È la stagione che meno mi piace.
Perché odio imbacuccarmi, perché gli abiti multistrato mi danno fastidio addosso. Perché odio avere i brividi. Perché non mi piace non avere accanto qualcuno che mi scaldi.
Però sono 2 anni che queste cose non mi danno più fastidio come prima. Inzio ad amarlo di più, non so perché.



Il gelo di questi giorni è piuttosto pungente e anche la neve tra la fine del 2008 e l'inizio di questo 2009 ha fatto capolino più volte per ricordarci che siamo in pieno inverno.

24.1.09

O(DD)RDINARY SATURDAY

Stamattina, non so come, mi sono svegliata tadrdissimo.
O meglio mi sono svegliata alle 7.00 e ppoi riaddormetata fin quasi alle 11.00
Non è da me.
Corro in posta. Incredibile come la coda infinita degli uffici postali possa talvolta favorire incontri con piacevoli vecchiette.
A proposito di vecchiette...
Mia nonna è tornata a casa da quasi due settimane (e su questo aprirei una parentesi a parte) e a casa con lei ora c'è una badante... che lei non accetta e non accetterà mai. Da un lato capisco i suoi capricci, il suo voler protestare un'indipendenza perduta, a un'"intrusa" in casa ecc... ma il lato che sta emergendo di lei mi fa crollare un mito... il mito della mia nonna. Vabé startemo a vedere.
In più inizio a temere che anche mia mamma abbia qualcosa che fisicamente non va... ma taccio per scaramanzia.

Nel pomerigggio sono andata alla Fnac e ho anche fatto la tessera! ^_^ La utilizzerò x il primo sconto sull'iMac...
E con piacere ho trovato la maggior parte dei CD di De André in offerta speciale e ho preso gli ultimi 3 che mi mancavano a soli 9.90€!
Ho acquistato anche il libro che mi ha fatto scoprire Cyberluke:











Mi è toccato farmi un bel pezzo a piedi dal centro perché una manifestazione di non so chi e perché ha bloccato tutto il centro... morissero tutti!

Stasera Fede e i suoi amici sono da Mulli e mi ha invitata... dopo vedrò se andarci o no...

12.1.09

11 GENNAIO 1999

Sono passati esattamente 10 anni dalla morte del grande Faber...
Ieri sera in TV ho visto la trasmissione CHETEMPOCHEFA di Fabio Fazio dedicata al cantautore scomparso.
È stata davvero molto bella ed emozionante. Mi sono quasi commossa talvolta.
Rimpiangerò per sempre di non essere andata al suo funerale...
Invidio - nel senso più bello e positivo del termine - immensamente Dori Ghezzi, che ha potuto stargli accanto e che ha ricevuto il suo amore.
Ma Faber ha saputo donare se stesso a tutti i suoi fan. E ha dato davvero molto. Dotato di una sensibilità al di fuori del comune, sempre pronto a interrogarsi, sempre pronto a cantare l'autenticità degli umili e degli ultimi; ateo che ha permeato spesso le sue canzoni della presenza di Dio.
Unico e inimitabile.


LE PASSANTI
Io dedico questa canzone
ad ogni donna pensata come amore
in un attimo di libertà
a quella conosciuta appena
non c'era tempo e valeva la pena
di perderci un secolo in più.

A quella quasi da immaginare
tanto di fretta l'hai vista passare
dal balcone a un segreto più in là
e ti piace ricordarne il sorriso
che non ti ha fatto e che tu le hai deciso
in un vuoto di felicità.

Alla compagna di viaggio
i suoi occhi il più bel paesaggio
fan sembrare più corto il cammino
e magari sei l'unico a capirla
e la fai scendere senza seguirla
senza averle sfiorato la mano.

A quelle che sono già prese
e che vivendo delle ore deluse
con un uomo ormai troppo cambiato
ti hanno lasciato, inutile pazzia,
vedere il fondo della malinconia
di un avvenire disperato.

Immagini care per qualche istante
sarete presto una folla distante
scavalcate da un ricordo più vicino
per poco che la felicità ritorni
è molto raro che ci si ricordi
degli episodi del cammino.

Ma se la vita smette di aiutarti
è più difficile dimenticarti
di quelle felicità intraviste
dei baci che non si è osato dare
delle occasioni lasciate ad aspettare
degli occhi mai più rivisti.

Allora nei momenti di solitudine
quando il rimpianto diventa abitudine,
una maniera di viversi insieme,
si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti a trattenere.




8.1.09

NEVE: dialogo con mia madre

IO - Vorrei fare un pupazzo di neve sul terrazzo, ma non uno dei "soliti"... uno con una forma particolare.
Ci devo pensare...
M - Fallo a forma di piramide.
Ma iniziando dal vertice.
IO - Come si fa a farlo iniziando dal vertice? Non si può farlo iniziando dall'alto, è impossibile.
M - Appunto per quello te l'ho detto; altrimenti è troppo facile? Che gusto c'è?
IO - ...

Perché non lo fai tu?