10.11.10

METTI CHE SEI SPOSATO CON UN CAVALLO…

Gli Ammmmericani mi sorprendono sempre. Hanno un concetto di democrazia che non condivido, che sfocia nell'assurdo. O almeno, questa è la limitata visione di un italiano medio.

Uno dei clienti del mio studio produce articoli per la prima infanzia, specie passeggini, carrozzine, seggioloni ecc.
Una frase del depliant di un passeggino di punta (non uno spot, un'AD) fa riferimento generico alle mamme.

Gli americani hanno contestato questa cosa.

Stamattina mi vedo recapitare questa mail:
«About the following text with the references to moms or dads, it may very well be a sensitive issue here. If we say mom, they will call it sexist. If we say dad, mothers raising the kid alone will be angry. If we say mom & dad, gay and lesbian couples will have a fit. Any way we put it, we lose and someone is unhappy. It's probably best to keep it to ''parents'', no male or female denomination.»

Quindi, in America, mamma o papà non è politicamente corretto…
(vi ricordo che parliamo di prodotti prima infanzia!)

Dite la vostra!

17 commenti:

Glauco Silvestri ha detto...

Maccheccaspita, però!
Qui si sta andando un po' oltre al rispetto della sessualità personale.

Il buon senso è perduto per sempre.

Intromat ha detto...

E i nonni e gli zii? se curano loro i nipotini...

e se poi c'è di mezzo la babysitter? Lei/lui non si sente offesa di essere esclusa?

Come dico spesso "se solo il 10% delle energie impiegate in seghe mentali dalla gente venisse impiegata in qualcosa di utile sarebbe sicuramente un mondo migliore"

Melian ha detto...

Qui siamo in due e non abbiamo parole. O meglio ne avremmo...

Francesco ha detto...

SPQA
Sono Pazzi Questi Americani (cit.)
:-)

Secondo me non è nemmeno questione di "democrazia", propriamente detta, e nemmeno di "politically correct".

Sta succedendo piano piano anche da noi. Vi ricordate quella MERAVIGLIOSA pubblicità del ciclista che s'appoggiava alla macchina a tutti i semafori?
Ecco, s'incazzarono le associazioni di ciclisti, perché dicevano che in quel modo facevano passare "i ciclisti" per maleducati... senza pensare che 1) la pubblicità era carinissima, 2) non poteva essere quel ciclista ad essere un maleducato? E comunque chissenefrega?

Mah.
Basisco.

CyberLuke ha detto...

La cosa atroce è che, per stare appresso alle parole e alle virgole, si tralasciano cose gigantesche e mille, diecimila volte più gravi.
E, sì, succede sempre più spesso.

Il paese dei balocchi ha detto...

Non ho capito?

Cioè dire mamma e papà e come bestemmiare?

In parole spicciole ovviamente.

Mah...

Beh nel mio caso dire papà è proprio un insulto però non sono tanto normali.

Anonimo ha detto...

Va be'. Ti stupisci? Questa società da 1984 dove il bello è brutto, il bene è male, la guerra è "missione di pace", essere eccellenti è riprovevole ed è desiderabile deviare, cosa può mai partorire? (oddio! partorire no! è sessista. Facciamo "generare", va'!).

In fondo è giusto preoccuparsi di rispettare tutti i diritti e le sensibilità di tutte le minoranze (ovviamente infischiandosene delle maggioranze), così Natale è diventata la "festa della neve" e il presepe è proibito per non offendere i maomettani (che qualche sikh sia traumatizzato dalla macellazione delle vacche ce ne possiamo fottere, per fortuna. Quelli non mettono bombe).

Mi frega un cazzo di quello che dice la vaticanaglia in merito a gay e lesbiche (loro sono autorità solo in fatto di pedofili) però non ho mai visto una manifestazione di bacio omosessuale collettivo davanti ad una moschea o un gay pride a Rihad (forse non ci hanno mai pensato) e dire che i maomettani (sempre loro, poveri) i culattoni li impiccano. Qualcuno s'incazza? L'importante è che i cattolici concedano il matrimonio ai gay (ma cos'è: hanno bisogno di sposarsi in bianco?).

Perciò lasciamo che anche gli americani si coltivino i loro idioti, non facciamo discriminazioni che non è politically correct. Ognuno deve avere i suoi cazzo di fondamentalisti, no? Anche fondamentalisti atei, che diamine. E poi, è risaputo, gli americani sono sempre più avanti*. Noi arriveremo dove sono loro adesso solo tra 10 o 15 anni. Nel frattempo spero Apophis cambi orbita e si metta in rotta di collisione.



* e pensare che tutto cominciò con la parola "negro" che per gli americani è un insulto (nigger) quindi smisero di usarla (come dire "terrone" a un meridionale: un segno di disprezzo ma pressochè innocuo. Qualche settentrionale si offende se lo chiamano "polentone"? Più che altro si qualifica il soggetto che le usa 'ste parole).
Comunque: da noi qualche rincoglionito, per essere PIÙ buono, pensò che quella maledetta "g" in mezzo fosse offensiva di per sè e cominciò a dire "nero" (in italiano la parola negro non è mai stata un insulto (Sei ne la terra fredda, Sei ne la terra negra - G. Carducci) tant'è che il mensile dei Padri Comboniani (che il signore li abbia presto in gloria) si chiama da sempre "niGrizia", non "nirizia" o "liquirizia".
Ma, insomma, che siamo più scemi degli americani? E quindi: via di elisione che magari i "negri" si offendono (?). Ed infatti da allora nessuno più li chiama così, nessuno più li sfrutta, li emargina, li schiavizza per la prostituzione o la raccolta dei pomodori, la criminalità e lo spaccio. Evviva!

Anzi, non sono nemmeno "neri" ma "diversamente pigmentati"; ma che dico?!, potrei essere scambiato per un bieco pigmentista! Essi sono Nativi Equatoriali Geneticamente Resistenti alle Irradiazioni (solari).
E così siamo tutti contenti.

Nonu Aspis

Anonimo ha detto...

Va be'. Ti stupisci? Questa società da 1984 dove il bello è brutto, il bene è male, la guerra è "missione di pace", essere eccellenti è riprovevole ed è desiderabile deviare, cosa può mai partorire? (oddio! partorire no! è sessista. Facciamo "generare", va'!).

In fondo è giusto preoccuparsi di rispettare tutti i diritti e le sensibilità di tutte le minoranze (ovviamente infischiandosene delle maggioranze), così Natale è diventata la "festa della neve" e il presepe è proibito per non offendere i maomettani (che qualche sikh sia traumatizzato dalla macellazione delle vacche ce ne possiamo fottere, per fortuna. Quelli non mettono bombe).

Mi frega un cazzo di quello che dice la vaticanaglia in merito a gay e lesbiche (loro sono autorità solo in fatto di pedofili) però non ho mai visto una manifestazione di bacio omosessuale collettivo davanti ad una moschea o un gay pride a Rihad (forse non ci hanno mai pensato) e dire che i maomettani (sempre loro, poveri) i culattoni li impiccano. Qualcuno s'incazza? L'importante è che i cattolici concedano il matrimonio ai gay (ma cos'è: hanno bisogno di sposarsi in bianco?).

Perciò lasciamo che anche gli americani si coltivino i loro idioti, non facciamo discriminazioni che non è politically correct. Ognuno deve avere i suoi cazzo di fondamentalisti, no? Anche fondamentalisti atei, che diamine. E poi, è risaputo, gli americani sono sempre più avanti*. Noi arriveremo dove sono loro adesso solo tra 10 o 15 anni. Nel frattempo spero Apophis cambi orbita e si metta in rotta di collisione.



* e pensare che tutto cominciò con la parola "negro" che per gli americani è un insulto (nigger) quindi smisero di usarla (come dire "terrone" a un meridionale: un segno di disprezzo ma pressochè innocuo. Qualche settentrionale si offende se lo chiamano "polentone"? Più che altro si qualifica il soggetto che le usa 'ste parole).
Comunque: da noi qualche rincoglionito, per essere PIÙ buono, pensò che quella maledetta "g" in mezzo fosse offensiva di per sè e cominciò a dire "nero" (in italiano la parola negro non è mai stata un insulto (Sei ne la terra fredda, Sei ne la terra negra - G. Carducci) tant'è che il mensile dei Padri Comboniani (che il signore li abbia presto in gloria) si chiama da sempre "niGrizia", non "nirizia" o "liquirizia".
Ma, insomma, che siamo più scemi degli americani? E quindi: via di elisione che magari i "negri" si offendono (?). Ed infatti da allora nessuno più li chiama così, nessuno più li sfrutta, li emargina, li schiavizza per la prostituzione o la raccolta dei pomodori, il lavoro nero, la criminalità e lo spaccio. Evviva!

Anzi, non sono nemmeno "neri" ma "diversamente pigmentati"; ma che dico?!, potrei essere scambiato per un bieco pigmentista! Essi sono Nativi Equatoriali Geneticamente Resistenti alle Irradiazioni (solari).
E così siamo tutti contenti.

Nonu Aspis

Anonimo ha detto...

Va be'. Ti stupisci? Questa società da 1984 dove il bello è brutto, il bene è male, la guerra è "missione di pace", essere eccellenti è riprovevole ed è desiderabile deviare, cosa può mai partorire? (oddio! partorire no! è sessista. Facciamo "generare", va'!).

In fondo è giusto preoccuparsi di rispettare tutti i diritti e le sensibilità di tutte le minoranze (ovviamente infischiandosene delle maggioranze), così Natale è diventata la "festa della neve" e il presepe è proibito per non offendere i maomettani (che qualche sikh sia traumatizzato dalla macellazione delle vacche ce ne possiamo fottere, per fortuna. Quelli non mettono bombe).

Mi frega un cazzo di quello che dice la vaticanaglia in merito a gay e lesbiche (loro sono autorità solo in fatto di pedofili) però non ho mai visto una manifestazione di bacio omosessuale collettivo davanti ad una moschea o un gay pride a Rihad (forse non ci hanno mai pensato) e dire che i maomettani (sempre loro, poveri) i culattoni li impiccano. Qualcuno s'incazza? L'importante è che i cattolici concedano il matrimonio ai gay (ma cos'è: hanno bisogno di sposarsi in bianco?).

Perciò lasciamo che anche gli americani si coltivino i loro idioti, non facciamo discriminazioni che non è politically correct. Ognuno deve avere i suoi cazzo di fondamentalisti, no? Anche fondamentalisti atei, che diamine. E poi, è risaputo, gli americani sono sempre più avanti*. Noi arriveremo dove sono loro adesso solo tra 10 o 15 anni. Nel frattempo spero Apophis cambi orbita e si metta in rotta di collisione.

segue...

Anonimo ha detto...

...segue


* e pensare che tutto cominciò con la parola "negro" che per gli americani è un insulto (nigger) quindi smisero di usarla (come dire "terrone" a un meridionale: un segno di disprezzo ma pressochè innocuo. Qualche settentrionale si offende se lo chiamano "polentone"? Più che altro si qualifica il soggetto che le usa 'ste parole).
Comunque: da noi qualche rincoglionito, per essere PIÙ buono, pensò che quella maledetta "g" in mezzo fosse offensiva di per sè e cominciò a dire "nero" (in italiano la parola negro non è mai stata un insulto (Sei ne la terra fredda, Sei ne la terra negra - G. Carducci) tant'è che il mensile dei Padri Comboniani (che il signore li abbia presto in gloria) si chiama da sempre "niGrizia", non "nirizia" o "liquirizia".
Ma, insomma, che siamo più scemi degli americani? E quindi: via di elisione che magari i "negri" si offendono (?). Ed infatti da allora nessuno più li chiama così, nessuno più li sfrutta, li emargina, li schiavizza per la prostituzione o la raccolta dei pomodori, il lavoro nero, la criminalità e lo spaccio. Evviva!

Anzi, non sono nemmeno "neri" ma "diversamente pigmentati"; ma che dico?!, potrei essere scambiato per un bieco pigmentista! Essi sono Nativi Equatoriali Geneticamente Resistenti alle Irradiazioni (solari).
E così siamo tutti contenti.

Nonu Aspis

Locomotiva ha detto...

Gli americani sono dei maestri in queste cose.
Impuntarsi sulle singole parole e non vedere il contesto.

Leggo sull'IMDB che MezzoGiorno E Mezzo di Fuoco-Blazing Saddles è considerato razzista: usa la parola "nigger", quindi al bando.
In più, qualcuno lo ha catalogato con la tag come "umorismo ebreo-Jewish Humor" e questo è offensivo.
E uno si fa delle domande...

Poi, erano sciocchezze non nuove: in uno dei racconti di Guareschi, Peppone è costretto a mandare il figlioletto al mare per motivi di salute.
Solo che la colonia marina quell'anno era della parrocchia, perché il Partito aveva fatto la colonia montana.

E quindi tira e molla, con le lettere tra il piccolo (credo fosse Lenin Camillo), Peppone e le suore.

Una di queste verteva sul fatto che al piccolo comunista davano carne di venerdì, e non il pesce nel menù degli altri bambini.
Pesce al venerdì era una scelta religiosa e non temevano di fare politica sui menù.

E il piccolo ci rimaneva male perché a lui il pesce piaceva...

Dama Arwen ha detto...

@Nonu: piacevolissimo, come sempre, leggere i tuoi commenti. E divertente il lieve turpiloquio che enfatizza le tue giuste considerazioni.

@Locomotiva: grazie mielle per essere passato di qua e x il commento

Anonimo ha detto...

Sono sicuro che lo hai già fatto ma se non fosse così (o lo hai dimenticato) ti consiglio di leggere Brave New World di Aldus Huxley (Ritorno al Mondo Nuovo, in italiano - Mondadori) dove: "I cittadini del Mondo Nuovo (...) sanno che gli esseri umani in passato erano vivipari e che esistevano nascite e genitori, ma questi concetti sono un tabù, le parole "madre" e "padre" sono usate come insulti" (http://it.wikipedia.org/wiki/Il_mondo_nuovo)

Come sostengo da un po' di tempo anche noi moderni abbiamo avuto i nostri profeti; ci hanno detto che scrivevano "fantascienza" e li hanno relegati nella letteratura per ragazzi, anticamera del dimenticatoio. Nella Bibbia c'è scritto cosa succede a chi NON ascolta i profeti... comincio a preoccuparmi uno "zic"!

N.A.

Locomotiva ha detto...

io passo abbastanza spesso.

Noto, comunque, che queste cose son sempre conto terzi.
Ovvero, abbiamo già le palle in giro, tempo dieci giorni ed avremo il solito articolo della solita scuola che abolirà il Natale, perchè "offensivo".
Ormai lo fotocopiano anno per anno, cambiano solo qualche nome.

E mai, ma dico mai, che i nomi siano di quelli che si dovrebbero offendere.
Mai un genitore mussulmano, ebreo, pastafaraista che si erga contro la scuola "rea" di intortargli i figli col culto della pubblicità della CocaCola.

É sempre una madre normale, che i natali li ha sempre avuti ma si preoccupa che "gli altri" potrebbero offendersi...

Dama Arwen ha detto...

@ Nonu: ehm... lo avevo dimenticato, diciamo così... :-P
Ritorno al Mondo Nuovo lo metto in lista assieme a Anno Dracula.

Saranno i primi della lista non appena, come magari hai letto dai post precedenti, riscoprirò il piacere della lettura intensiva!

@ Locomotiva: vero, e accade in un sacco di frangenti e situazioni...

Melian ha detto...

Ciao Dama, ho visto ora il tuo commento su Tolkien. Se clicchi su www.endore.it puoi leggere quelle passate e, appena finisco di sbobinare, quelle future :)

Baci!

Dama Arwen ha detto...

@ Melian: tnx!