Oggi è morta Mariangela Melato, grandissima attrice soprattutto teatrale.
Mentre ero a casa (di mia mamma) in pausa pranzo, mi sono imbattuta in un servizio commemorativo, in cui han ripercorso velocemente la sua carriera cinematografica, teatrale e televisiva.
Ma non ho aperto questo post per commemorarla, ma perché il servizio in tv mi ha illuminata… in un filmato di repertorio la Melato interpretava Anne Sullivan, istitutrice ed educatrice di una ragazzini cieca sorda e muta, di nome Anna.
Anna dei Miracoli.
Da quando avevo 10 anni sono letteralmente innamorata di questa meravigliosa opera, scoperta per caso guardando il vecchissimo cartone "Il Grande Sogno di Maya" (Glass no Kamen)
In Italia quest'opera è stata riproposta a teatro solo due volte, nei lontani 1960* e 1988. Questa seconda edizione fu fortemente voluta proprio da Mariangela Melato, incantata dalla meravigliosa interpretazione cinematografica di Anne Bancroft del 1962.
Questo è un bellissimo estratto preso dal sito di Repubblica (anche se Repubblica mi fa schifo)
Buio in sala.
Silenzio. Si prova: Mariangela Melato avanza sul palcoscenico, mortificata in un lungo vestito opaco a fiorellini, da istitutrice povera dei primi del secolo, in un Paese qualunque del mondo che, nella realtà, fu in Alabama. Ha la testa tornata castana, a ricci fitti, china sul petto, nella posa naturale di chi vuol proteggere, insieme, la propria timidezza e la caparbietà. Un corpo compresso, umile, umiliato. E quella voce grande, fonda, un po' roca, carica di vibrazioni anche sensuali, sicuramente passionali, si leva a riempire la platea vuota del teatro romano di periferia in cui prova, a poco più di una settimana dal debutto veneziano il suo nuovo spettacolo di quest' anno: Anna dei miracoli di William Gibson, regia di Giancarlo Sepe, produzione della Comunità Teatrale, con la partecipazione dell' assessorato alla cultura di Venezia. È sola, in piedi. Pronuncia una specie di monologo-prologo, che è la ragione e la chiave di lettura di tutto quel che seguirà nei tre atti: "Le parole vogliono dire qualcosa... hanno un significato. Se abbiamo il loro significato, arriviamo a conoscere le cose che ci circondano, chiamandole con il loro nome: le facciamo uscire dal rifugio dove si sono rintanate e le facciamo vivere. Con loro noi compiamo il nostro tragitto, il nostro destino.... Voglio fare le cose che piacciono a me"
Ecco, non so cosa darei perché qualcuno, nuovamente, lo riproponesse a teatro…
*con Anna Proclemer (nel ruolo di Helen Ottavia Piccolo e, in tv, Cinzia De Carolis)
7 commenti:
Io la ricordo, bellissima, nella parte del generale Kala nell'indimenticato Flash Gordon di Hodges.
Mi sono sempre chiesto che ci facesse là, in quella parte.
È vero!
Avevo rimosso, ma ora che me lo dici mi è tornato in mente :-)
Verissimo! Certo è un peccato.
Umanamente certo, ma anche artisticamente che qualcuno di così valido se ne vada via.
La vecchiaia abbruttisce la mente e la scintilla di genialità e arte che c'è in alcuni.
Non è giusto.
Era un'attrice superiore alla media, e forse proprio per questo ha privilegiato il teatro rispetto al cinema italiano, che troppo spesso è di bassa qualità.
magari !
Anna dei miracoli! Non lo ricordavo nemmeno più. Era uno di quei film che con la mia mamma guardavamo ogni volta che la tv lo riproponeva!
Elena!
Che bello rileggerti dopo tanto tempo!! :-)
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