Terzo giorno: interamente dedicato allo shopping (anche un po' otaku) e al cazzeggio in Ōsaka! XD
Partenza dalla solita Stazione JR.
Mèta: quartiere Namba.
Stazione di Osaka.
Umeda.
Cosa si può trovare dentro la stazione! XD
E cosa è possibile trovare nella metropolitana!
La giornata è iniziata bene: mentre cercavamo la fermata della metro che ci occorreva e non capivamo dove fosse, una signora, di circa 50 anni con un bimbo piccolo per mano si è avvicinata a noi e ci ha chiesto, in inglese,: "Can I help you?"
Le abbiamo spiegato che stavamo cercando la direzione di Namba e ci ha detto di seguirla. Anche lei doveva prendere lo stesso treno e ha iniziato a conversare con noi: "Where are you from?" Why are you here?"
Le abbiamo risposto che siamo appassionate della cultura giapponese ma anche di anime e manga e che siccome condividevamo la stessa passione abbiamo deciso di fare questo viaggio assieme. Lei ad un certo punto ci ha chiesto: "Are you friends?"
(Magari si pensava che fossimo lesbiche… -.-)
Ci ha poi detto che eravamo "brave" (coraggiose) ad essere venute lo stesso nonostante lo tsunami e tutto, ma le abbiamo spiegato che avevamo ben ponderato il viaggio...
Ci ha spiegato che il bimbo di 4 anni era suo nipote, arrivato a Osaka perché la sua famiglia era fuggita dal Sendai dopo il terremoto e lo tsunami dell'11 marzo e li stavano ospitando.
Stava iniziando a spiegarci tutto e l'abbiamo rassicurata che in tutto il mondo, Italia compresa, avevano parlato tantissimo della tragedia giapponese.
Poi abbiamo visto la maglietta del bimbo, coi personaggi di One Piece, che nel Kansai (e in tutto il giappone) impazza notevolmente e abbiamo parlato di anime che conosceva anche lei, come Doraemon, poi le abbiamo detto che seguiamo anche Naruto e Bleach! ^^"
La signora scendeva 8 fermate dopo la nostra, l'abbiamo salutata cortesemente. È stata davvero squisita e la conversazione piacevolissima.
Sbucate dall'uscita metro una musichetta familiare inizia a trapanarci i timpani… "Tough boy, Tough boy, Tough boy…" Ahahahahah! Non ci credevamo nemmeno noi! L'ending della seconda serie di KenShiro!
Ma eccoci a Namba, la via commerciale di Osaka.
In Giappone le vie commerciali sono tutte coperte, in modo che anche in caso di pioggia la gente possa andare in giro per i negozi senza ombrello. E naturalmente sono pedonali. Solo che questa via e la copertura saranno lunghe almeno 2km o più! E sembra di camminare sotto un portico, insomma, non lo so spiegare a parole, occorre camminarci in mezzo per capire!
Etichette in un negozio di tessuti.
Ma che roba è?
??????? O_o
Viuzze limitrofe.
Ken Shiro.
Pensavo di rimanere stupita dei negozi giapponesi, invece - almeno per quel che riguarda l'abbigliamento, li trovo orrendi. Non mi vestirei con quei capi manco se fossi una barbona.
Però ho visto uno Zara e un H&M! XD (ma NON sono entrata).
Il nostro shopping non era certo rivolto all'abbigliamento, ma ad altro genere di merce, però i negozi di vestiario pullulano e non si può non farci caso. Tra l'altro qui hanno tutte il complesso del seno piccolo, perché anche le CANOTTIERE, oltre ai reggiseni sono imbottite!! O_o
Lo abbiamo notato in un grande magazzino di abbigliamento a più piani mentre cercavamo una toilette. Tra l'altro qui abbiamo appurato quanto sono avanti a noi milioni anni luce. Fuori dalla porta della toilette c'era la piantina del bagno, con scritto in brail il nome dei sanitari sopra di essi, in modo che se un cieco sapesse esattamente dove dirigersi ancora prima di entrare, in modo da non dover cercare a tastoni i sanitari di cui aveva bisogno.
Nonostante il pessimo gusto in fatto di abbigliamento, io ho trovato lo stesso come spendere 27.300¥ ^_^"" per un solo abito.
Mi son comprata un abito da Gotich lolita nero BELLISSIMO all'Atelier Pierrot.
Ho provato tre modelli molto diversi tra loro, e ho scoperto che quelli che mi piaccioni di più mi stanno dimmerda per cui ho optato per uno meno sofisticato, ma bellissimo, questo!
L'ho provato anche in versione rossa e son stata indecisa fino alla fine su quale dei due scegliere.
Il nero ha vinto, ma per una volta non è stata una scelta "scontata".
Abbiamo provato a usare la postepay di Mari per pagare ma NON l'accettavano -.-" (figurdemmerd).
La ragazza che mi ha servita era gentilissima, secondo Mari dopo un po' si è anche divertita, non parlava nemmeno una parola di inglese ma mi "inseguiva" per il negozio mettendomi in testa fiocchi e cappellini, mostrandomi scarpe e accessori e facendomi scegliere tra mille camicie da abbinare agli (altri) abiti che avevo scelto di provare (cioè questo, abbinato ad una di queste camicie e un'altro abito che non trovo sul sito).
Nei dintorni c'erano anche altre negozi dark e gothic (Bodyline), ma avevano merce meno bella e di qualità (e prezzi!) inferiori, ma devo direi che qui in Giappone potrei azzardarmi a comprare un corsetto ad occhi chiusi perché le taglie sono perfette per me. Calzo a pennello le loro small. (Gli abiti Gothic Lolita sono One Size).
Ok dopo essermi dilungata sui Gotich Lolita passiamo alla narrazione del resto della giornata...
Caccia ai negozi legali e "illegali" Jonny's per Mari, che vedevano foto, spille, e altri gadget dei gruppi musicali di idosl di cui Mari e le sue amiche subbano i video.
Centinaia di foto numerate sono esposte su pannelli, con possibilità di essere sfogliate, con tanto di sgabellino per le ragazzine che non arriveranno mai a sfogliare le foto in alto senza quell'ausilio. I negozi mettono a disposizione carta e matita, tu ti segni il codice dell'articolo esposto che desideri (foto, spilla, strap o altro), consegni l'elenco al banco e il commesso ti consegna tutto il materiale selezionato.
Io ero assolutamente basita da una cosa del genere, forse anche perché non sono una fan di queste cose, però mi immagina che se ci fosse un negozio simile di immagine di anime (specie Creamy Mami, SailorMoon e altri) andrei in visibilio e ci lascerei MILIARDI -.-"
Naturalmente oltre a noi nel negozio c'erano solo adolescenti in divisa scolastica o teenagers vestite tipo arcobaleno fluorescente. (Loro non sono riuscita a documentarle fotograficamente).
Una di loro però, in uniforme scolastica e semplici codini neri, mi è rimasta impressa, e scoprirete perché più avanti, nei prossimi racconti :-P
Abbiamo visitato anche il Disney Store, che aveva il pupazzo di Stich tutto bendato e anche "Sticcha"! Tutta rosa con le ciglione! Era KAWAISSIMA.
Siamo così giunte a Dōtonbori, centro nevralgico e turistico del quartiere. C'è un ponte che attraversa il canale dall'omonimo nome, con un sacco di locali sull'argine (un po' come il Naviglio della Martesana a Milano) e un sacco di palazzi con mille luci e pubblicità e insegne luminose.
Le pettinature dei teenagers che pascolavano a Dōtonbori sono più ASSURDE di quelle che si vedono nei manga e i loro tentativi di abbordaggio (e Mari sostiene abbiano cercato di attaccare bottone anche con noi) sono PIETOSI: manco un dodicenne da noi farebbe così, fermandoti per strada in mezzo alla folla mentre guarda continuamente a destra e sinistra alla ricerca di qualche ragazza...
Proseguendo il giro, in una libreria, abbiamo trovato i nostri nomi scritti in Kanji:
MARIANNA = VERITÀ, GELSOMINO, PACIFICA
FRANCESCA= VENTO, ORCHIDEA, POEMA, FELICITÀ
Abbiamo scovato un negozio che si chiama MANDRAKE (abbiamo scoperto poi che una catena diffusa in tutto il Giappone e che nella sola Tokyo ce ne son vari, come testimoniato qui http://www.mandarake.co.jp/shop/). 4 piani di otakutaggine, interamente dedicati a modellini, fumetti, dvd, cosplay, parrucche e simili, anime, manga, film, e gruppi musicali locali.
C'era una vetrina coi vecchi giocattoli originali (Mazinga, Jeeg Robot, GoLion ecc) a PREZZI IMPROPONIBILI - essendo antiquariato.
C'era anche uno Yoda gigante in vetrina (Oddio, più che "gigante", mi sa che era a grandezza naturale :-P)
W il mega zoom, visto che non si poteva fotografare ero a debita distanza per non farmi sgamare!
Mi consolo: la merce era così tanta e stipata che non sono riuscita a cercare - e trovare - qualche articolo di mio interesse. Il portafoglio ringrazia! :-P
Però mi son innamorata di QUESTE BAMBOLE. Peronalizzabili, si scelgono gli occhi, di vari colori, la parrucca con l'acconciatura e il colore preferito e poi anche i vestiti, molti in stile gothic lolita.
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Architettura locale.
Vespa Piaggio Club a Osaka?? O.o Abbandonato da tempo, direi -.-
Sobrietà…
Tornando indietro, ci siamo fermate nuovamente a Dōtonbori per mangiare gli Okonomiyaki!
Il tavolo dove eravamo sedute aveva la piastra calda nel mezzo, dove li si poteva cucinare. A noi, pensando (giustamente) che fossimo handicappate, li han portati già preparati e li han messi lì solo a finire di cuocere e rimanere in caldo... negli altri tavoli mi sa che la gente se li cucinava, girando gli ingredienti con la classica palettina di metallo. Abbiamo assaggiato anche qui i Takoyaki.
In un tavolo vicino al nostro c'erano vari impiegati appena usciti dall'ufficio che mangiavano col loro capo o comunque con un loro superiore... mi ha fatto stranissimo...
CURIOSITÀ DELLA GIORNATA: ho notato che qui non esistono le auto posteggiate per strada: ci son dei piccoli box sotto ogni abitazione e parcheggi con ascensore (sotterranei o sopraelevati). Più che altro credo che il servizio pubblico di trasporto sia così efficiente e capillare proprio per evitare che OGNI cittadino prenda l'automobile per recarsi al lavoro, altrimenti tutti rimarrebbero fermi in coda dall'istante in cui escono di casa fino a sera -.-
Nella metropolitana esistono i VAGONI ROSA, che da un'imprecisato orario della sera - suppongo dall'uscita dal lavoro - sono riservati alle sole donne per non subire le molestie di uomini ubriachi. Per quanto la possibilità di certi incontri non sia poi così diffusa.
Pubblicità di cosmetici linea Lady Oscar e Co nella metropolitana.
Non sono per bambini, e in un negozio ho anche visto l'eye liner con il disegno di Lady Oscar.
Impiegati giapponesi: una moltitudine di individui vestiti tutti uguali in giacca e cravatta che affollavano la metro... leggendo ONE PIECE (anche uomini di 50 anni) e magari con gli strap di Miyazaki o della Disney appesi ai cellulari, oppure con gli adesivini di Stich incollati sul bordo del display del cellulare per proteggerlo nella chiusura e non farlo sbattere contro il lato tasti del telefono (parlo dei cellulari a conchiglia).
Scultura nella metro di Namba.
Ho notato, con poco piacere, che in Giappone c'è una quantità notevole di gente zoppa o con gli arti deformi, qualcuno anche sulla sedia a rotelle. Ma è veramente tanta rispetto ai nostri standard: che siano le conseguenze delle bombe atomiche della 2a guerra mondiale? Però ho visto sia giovani che anziani in queste condizioni... boh!
Lo spettacolo più raccapricciante della giornata ce l'ha offerto un TRAVELLO AUTOCTONO dall'aspetto agghiaccante: abito di velluto nero attillato senza maniche, parrucco riccio, rossetto rosso, occhiali... mamma mia...
Su queste note siamo andate a dormire, vah...
10.5.11
#3 GIAPPONE: 25.4.2011 > OSAKA >> NAMBA
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7 commenti:
I tuoi commenti mi fanno sempre spisciare. ^___^
Ovviamente adoro ogni cosa fatta e detta! :-P
Mi stai facendo conoscere Osaka, che è la seconda città più importante del Giappone sulla quale però non mi sono mai documentato granchè.
un viaggio che devo fare...
e che per ora ti invidio!! ^^
@ Bad Hands :-) intanto grazie per essere approdato qui!
Ti assicuro che anche io ho atteso più di un decennio per fae questo che era il viagio della mia vita!
ps quasi quasi dimenticavo...ovviamente voglio vederti con il vestitino ^___^
Gli Okonomiyaki mangiati direttamente in Giappone, wow! :-)
Claudio
Delizioso il vestitino :) Io l'avrei preso l'eyeliner di lady oscar, ma sono cari i cosmetici lì?
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